Questo pomeriggio sono andato ad
assistere ad una chiacchierata tra Michela Murgia e Paolo Giordano
nel profondo della provincia di Oristano, a Samugheo.
È durata poco più di un'ora e è
stata una cosa molto interessante da ascoltare. Paolo Giordano si è
rivelato molto simpatico, ha detto cose molto intelligenti e
ascoltarlo leggere è stato un bel regalo. Ha letto un breve capitolo
del suo ultimo libro per spiegare uno dei suoi personaggi femminili e
ha letto con un bel ritmo, tanto che mi sono ritrovato a fissare per
terra ricordando bene il passaggio, sono tornato per un attimo a quelle pagine.
Michela Murgia ha messo in luce con le
sue domande aspetti del libro ai quali durante la lettura non avevo
pensato, si è parlato di guerra, guerra in Afghanistan presente nel
libro, ma anche guerra con se stessi, guerra nella famiglia dove
spesso è meglio non rivelare verità note che potrebbero innescare
conflitti.
Per una volta ho battuto una certa auto
resistenza e ho fatto una domanda a proposito della scrittura di
Giordano. In entrambi i libri ho trovato affascinante e gradevole il
distacco con il quale descrive le cose e lui ha confermato la mia
idea.
Una lode al pubblico presente. Un bel
silenzio che ha aiutato la conversazione, non si sono sentiti
cellulari squillare e non si è sentito brusio fastidioso. Bene, di
questi tempi è cosa rara.
Il 2012 l'avevo concluso, tra gli
altri, con il libro di Paolo Giordano. Mi è molto piaciuto e per chi
ha voglia di qualcosa di diverso lo consiglio vivamente. (Qui una breve recensione che ho scritto qualche mese fa)
Liberos è l'associazione che ha
organizzato l'iniziativa e che sta iniziando un bel lavoro di rete e
di collegamento di tutti i soggetti interessati alla cultura. Ecco il link.