Due cose che mi sembrano interessanti
da essere segnalate. Le trovate entrambe su youtube.
La prima si chiama Studio Q e va in
onda sulla radio pubblica canadese CBC, è condotta da Jian
Ghomeshi. Quello che mi ha colpito maggiormente di questa
trasmissione è l'intensità delle interviste. Si spazia tra gli argomenti: si passa dall'attrice che pubblicizza il suo ultimo film allo
scrittore che parla del suo ultimo libro. Fino a qui mi dirette:
abbastanza banale. E sono d'accordo con voi.
Ma avete mai trovato un programma dove
Alice Cooper racconta per più di venti minuti i suoi
quarant'anni su e giù dai palchi? Avete mai sentito
Christopher Hitchens raccontare dei suoi libri, con pacatezza ma
decisione. Avete mai trovato un programma dove l'intervistatore è
veramente preparato e non fa mai domande banali?
Una delle cose che più mi ha
stupito è stata l'intervista a Kim Cattrall. Oltre agli
accenni a Sex and the City, dove era Samantha, mi ha restituito
l'immagine di una bella donna, cinquantenne, intelligente e colta e
soprattutto serena. Quaranta minuti di domande e risposte neanche un
secondo di noia.
Naturalmente c'è la musica dal
vivo. I nomi sono i più vari e le esibizioni sempre molto
intime e raccolte. In Italia forse qualche affinità ci può
essere con Fahrenheit su radio 3.
Per l'altra cosa dobbiamo attraversare
l'atlantico e andare in Gran Bretagna. Il venerdì sera su BBC
One c'è The Graham Norton Show. Uno chat show come lo chiama
lo stesso Norton. È un programma ad interviste. Il divano
rosso per gli ospiti dove di solito sono tre o quattro. Qui si sta molto sulla
stretta attualità della promozione ma la cosa più bella
da vedere sono attori e cantanti e gente della tv che cerca di darsi
un tono ma che invariabilmente lo perde perché si finisce a
ridere. si ride sempre e sempre con le lacrime agli occhi. La qualità
di Graham Norton, secondo me, sta nel fatto di essere riuscito a
rompere la liturgia Letterman/Leno della scrivania e del singolo
intervistato. Qui gli ospiti si mischiano e interagiscono tra loro e
spesso vengono bersagliati dalle battute cattivissime del conduttore,
che però non è mai maleducato. Quando poi arriva il
momento finale della sedia rossa dove il pubblico è
protagonista, l'ironia la fa da padrona. L'unica critica che mi sento di fargli è quella di invitare sempre lo stesso giro di comici. Sono più o meno sempre gli stessi e delle volte raccontano le stesse cose.
Anche qui esibizioni dal vivo, in un
programma tv, e sono sempre superlative. Anche quando capitano
artisti che non amo, comunque mi gusto l'esibizione.
I quaranta minuti del programma volano.
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